Lo sapete cosa faccio appena mi sveglio? Vedo il saldo dei miei conti! Se sono superiori rispetto al giorno prima, significa che la giornata può partire al meglio. A parte il mio vissuto e le mie abitudini, questo aneddoto vuole essere lo spunto per raccontarvi come l’analisi metodica e maniacale dei conti deve essere un punto centrale delle nostre attività.
Questo approfondimento non è per sbobinarvi la solita tiritera sulle strategie di business da applicare per aumentare i contatti e le vendite. Sono qui a raccontarvi cosa fare quando (e come) analizzare se ci si ritrovano dei ricavi importanti.
Un mio caro amico mi disse tempo fa che nel nostro settore (che è comunque un business fisico), avendo nella sua ciclicità di questo periodo il massimo della sua parabola, è normale che molti di noi cavalchino il momento accumulando a più non posso. Inoltre, diverse indagini di settore ci mettono, rispetto alle medie di mercato, una importante marginalità. Questo significa che in cassa ci rimangono quote interessanti. Parliamo di un aspetto positivo, anche se il controllo giornaliero tra i costi e ricavi deve diventare un’attività essenziale per le nostre giornate lavorative.
Il controllo di gestione e il monitoraggio fisico
Ci sono tanti software che si occupano del controllo di gestione, ma il monitoraggio fisico e personale e quello che garantisce maggior successo.
In questo tempo difficile di pandemia e post pandemia, il budget, quindi, diventa l’aspetto più importante. Dobbiamo tendere a un controllo costante e quotidiano sui nostri conti, quasi ossessionato. L’accumulo ci farà stare tranquilli e avere quel cuscinetto che in questi casi sta diventando imprescindibile, specie nel caso ci rifosse una chiusura totale. Ma non solo: anche per rispondere a tutte quelle criticità che esploderanno nei prossimi mesi e anni proprio a causa della pandemia e delle limitazioni a essa legate.
La parola magica quindi è “Intenzionalità”: essere il più attenti possibili per poter tornare a breve, anzi a brevissimo, a investire.
La cicala a la formica: difendiamo o incrementiamo il nostro budget?
È un po’, volendo attingere dalla tradizione delle fiabe antiche (in questo caso quella celebre di Esopo) come se dovessimo scegliere se essere la cicala o la formica. Conosciamo l’esito della fiaba, eppure molti imprenditori (di tutti i settori, non solo il nostro) sembrano preferire di rimanere nel proprio angolo a rimuginare contro le difficoltà del periodo, magari sperando in nuovi incentivi e sostegni, senza faticare per trovare soluzioni.
In realtà le opportunità non mancano neanche in questo periodo, anzi, ma spesso non le vediamo perché non sappiamo leggere la realtà che ci circonda. Il motivo? Siamo fermi a dinamiche e concetti validi decenni fa e non abbiamo mai l’intenzione di investire il nostro tempo nella formazione costante, quella capace di darci gli strumenti per capire e, in questo modo, applicare la nostra creatività e capacità imprenditoriale. Perché spesso il problema non è neanche la mancanza di risorse o l’incapacità di prendere decisioni coraggiose, ma di saper comprendere come gestire oggi, in questo periodo, le risorse (non solo quelle economiche) della propria azienda e orientarle positivamente verso il futuro.
Imprenditore, Formatore e Presidente CNA Impianti Abruzzo.